Scolaretta troia prende solo grossi cazzi

«Conosco due dominicane, madre e figlia, quaranta e venti anni, puttana la madre, puttana la figlia. Le conosco da undici anni, quindi da quando la piccola ne aveva nove. La mamma faceva la puttana e poi smise, non perché fosse tutto sto grande sacrificio e chissà quale sofferenza, semplicemente perché trovò un bavoso lurido parecchio più vecchio di lei e che la poteva mantenere, grande casa a due piani, macchinone eccetera eccetera eccetera, così lei andò a Santo Domingo, caricò la e se la portò di qua, brutta, bassa e cicciottella. Dopo dieci anni la pischella si è trasformata in un gran pezzo di sorca, negli ultimi due anni l'avrò vista con una decina di fidanzati diversi e si concia da zoccola. Quando passeggia con la mamma si vede che sono due zoccole. Il bavoso è ormai decrepito da far schifo, lei nel frattempo credo che lo abbia riempito di corna e le si legge in faccia che sta con lui soltanto per la casa e per la solidità economica e, dai suoi atteggiamenti, si capisce da lontano un miglio che si è rimessa a fare la puttana, magari a part-time e probabilmente per più soldi di prima, ha la sua auto e si fa dei beati cazzi suoi. Lei e sua figlia passeggiano qua per il quartiere SEMPRE con i mezzi culi di fuori, contente di essere in mostra, contente di farsi guardare, curate e superfisicate, supertruccate e superpettinate. Della figliola si vede che fa già la puttana, della mamma si sapeva. Le dominicane in Italia, che puttane. Che puttane le dominicane quando ci si mettono.»