Diventare una sguattera (prima seconda)

Direi che non potevo lamentarmi, avevo unito l'utile al dilettevole e visto l' accaduto pensai bene di osare un pò di più, mi presentavo al loro domicilio con pantaloncini corti da ginnastica, abbastanza larghi e gambe completamente depilate e calzini corti , sotto i pantaloncini rimanevo senza mutandine in modo che ,in alcune posizioni durante il lavoro, si potessero intravedere le chiappe, o almeno era l'intento. Come risultato , sull immediato, ottenni il cessamento delle mie retribuzioni e quando chiesi spiegazioni mi liquidarono dicendo che si trattava di un ritardo delle buste paghe e che avrebbero provveduto al pagamento con gli arretrati non appena ne avevano la possibilità. Era chiaro che mi stessero facendo sù come un salame rifilandomi la solita scusa dei ritardi ma stetti alle loro condizione mangindomi la foglia buona zitta e brava. Se i pagamenti erano finiti non si poteva certo dire delle mie mansioni che occupavano gradualmente sempre più tempo e fatica, in compenso il non venire pagata mi faceva sentire ancora di più umiliata e pensai fra me "ecco come ci sente ad essere una sguattera, fatica e umiliazione" ma la cosa invece che infastidirmi mi provocava godimento mentale e oramai sentivo che non potevo fare a meno di andare in casa loro, e tenergliela pulita , passavo lo swiffer sulle antine dei mobili bassi ormai sempre in ginocchio e sembrava che la casa fosse più pulita e profumata di quando venivo pagata. E in effetti, doveva propio essere così. Rashid non mi aveva più parlato molto da qualla volta, forse se ne vergognava. Tuttavia quando erano assieme parlavano molto e io stavo a sentire le loro storie e non perdevo occasione di annuire quando ridicolizzavano certi modi e tendenze di noi italiani, assecondare i loro discorsi denigratori mi faceva sentire umiliata e inferiore e penso che loro lo capivano e apprezzavano soddisfatti la mia sottomissione . Il tempo passava e io non chiesi mai riguardo i soldi che mi dovevano e loro, come ben servito, non ne parlavano propio, e il loro atteggiamento sembrava comunicarmi che lo dovevo fare e basta.
E il fatto che io non chiedevo nulla non faceva altro che confermare la mia resa a tale prepotenza. Un mercoledì li vidi tornare da lavoro prima del solito e si misero a guardare la tv. Io come al solito stavo finendo le pulizie quando mi chiamarono dalla sala . Arrivai e li vidi seduti sul divano uno a fianco all altro e in TV avevano messo un dvd porno, di quelli abbastanza classici. Mi chiesero se mi piaceva e di sedermi a vederlo con loro, mi sedetti ma non risposi alla domanda , mentre guardavo in video la donna che spompinava due ragazzi di colore , notai con la coda dell occhio che si tastavano il pacco e dopo dissero "guarda qua" mi girai e li vidi entrambi coi mebri duri e tesi fuori dai pantaloni e con le gambe larghe , presero a segarsi lentamente e jamil mi disse" perchè non lo fai anche tu" io mi rifiutai dicendo che non erano cose che mi piacevano e loro risero. Raschid si alzò e si sedette al mio fianco destro, dopo di che lo raggiunse jamil al mio fianco sinistro. "Forse non ti piace la figa allora" disse Rashid. risposi "no..è che ..." e per tutta risposta ribattè dicendo "allora forse ti piace questo" si abbassò i pantaloni e boxer a mezza coscia "uhm?, che ne dici" sollevando l'uccello in tiro mi mostrava anche le palle "ti piace?" e io timidamente "s...sì..mi piace" ..."segaci mentre guardiamo il video" esordì. Allungai la mano e la passai su quelle due belle palle sode che mi aveva messo in bella vista e lo stesso feci con jamil e ebbi il coraggio di dire "avete le palle piene stasera" salii con le mani sui due membri e cominciai a segarli dolcemente, piano e con calma , mentre loro chiusero gli occhi , i due cazzi si erano fatti di marmo ora ma rashid non si accontentò della mano, come l'altra volta mi prese la nuca e me la portò verso il cazzo , chinandomi di lato , prima di imboccarlo volli leccargli quelle due belle palle sode per assaporarne il gusto , dopo di che salii con la punta della lingua fino in cima e cominciai a lavorargli la cappella con movimenti corcolari delle labbra . In quella posa però non riuscivo a segare jamil che mi mise una mano sul lato del culo girandomelo bene e lo sentii tirarmi via gli shorts fino alle giocchia scoprendomi così il culo , sotto non avevo mutandine e ben presto mi tolse del tutto gli shorts lasciandomi a culo nudo e piselletta moscia mi passava il palmo della mano fra le chiappe fermadosi con due dita sul buchetto del culo per tastarne la debolezza , mentre spompinavo Rashid sentii dell olio colarmi fra le chiappe e sentivo che ormai il mio culo non l avrebbe passata liscia , non protestai e continuai il pompino senza staccarmi. Mi fece cambiare posizione facendomi mettere le ginocchia sui cuscini del divano , mentre mi sistemava per l'inculata mi sentivo arrapata e desiderosa di prenderlo nel culo, così mi misi per bene testa bassa sul cazzo e culo in alto allargando un pò le gambe agevolando la mia "esecuzione" mi puntò e io rilassai il buchetto lasciandolo affondare , il suo cazzo non fece troppa fatica a spanare le mie deboli difese anali e cominciò a stantuffare sempre più veloce , e più in profondità, entrava tutto e poi dava un ulteriore spinta finale che mi faceva soffrire , era come se mi stesse prendendo a schiaffi nel culo fino allo sfintere , mi limitavo a gemere e soffrire senza protestare dopo di che vollero scambiarsi i ruoli, così si alternavano nella mia bocca e nel mio culo a loro gusto e consumo, ma fra i due era jamil che mi dava colpi finali allo sfintere da farmi lacrimare. Questa volta restò più a lungo sempre con la stessa motodica di pendermi a colpi di cazzo lo sfintere e quando lo sentii schizzare caldo dentro di me la mia pisella cominciò a scolare i miei umori da frocia , liquida e trasparente come una broda sterile ,finito di scaricarsi nel mio culo uscì e mi allargò le chiappe per contemplare il suo lavoretto ,da parte mia spinsi per scolare fuori il suo sperma che mi colò sulle palle ricoprendomele , ma sentivo che era sperma molto liquido, troppo liquido ..passai due dita sul buchetto spanato e le vidi rosse , un rivolo di sangue mi era uscito dal culo assieme al suo sperma ..."hai capito ora perchè le donne si sottomettono a noi uomini?" e io risposi balbettando "s..sei ..un porco" soddisfatto si pulì il cazzo con un fazzoletto e Raschid mi fece girare a pancia in sù perchè doveva venire e mi infilò il cazzo in bocca stantuffando per un paio di minuti dopo di che , è inutile dire che dovetti ingoiare tutto e lasciarglielo lucido come avava fatto l'altra volta in bagno. Finito andai in bagno a pulirmi e con della cartigenica feci un tampone che misi fra le chiappe tirandomi su i pantaloncini come se fosse un assorbente. Mentre mi guardavo allo specchio pensai fra me umiliata .... "alla fine sei stata ripagata visto?" la settimana dopo saltai le pulizie a casa loro come protesta di ciò che mi avevano fatto ma dentro di me sapevo...che ci sarei tornata.