Lo smalto bianco di Simona:dal bordo piscina alla scopata con mia figlia

(scritto da papà)

 

Amo i piedi di mia figlia Simona. 21 anni di pura troiaggine, è un dato di fatto. In particolare, vado matto per i suoi piedini quando sono smaltati di bianco, di rosso o di rosa, ma ovviamente li adoro sempre, quando sono ''pittati'' di blu, di nero, di verde acqua, di grigio. Li amo, li amo alla follia e sono il suo schiavo. 
Detto questo, occorre dire che d'estate la mia giovane principessa universitaria, la mia padrona e dea, utilizza soprattutto, ovviamente, colori chiari: in particolare, rosa e bianco. Ed è dello smalto bianco, e di una particolare occasione accaduta di recente che riguarda questo colore per le unghie dei piedi, che voglio parlarvi oggi.

Per il suo colore ''fresco'', luminoso ed estivo, che si addice a una ragazza giovane, sensuale e profondamente gnocca come mia figlia biondina, chiamo ''sorbetto al limone'' le unghie bianche dei piedi di Simona. Lei lo sa, e ride ogni volta, perché lo trova dolce e divertente, ma anche patetico: sa che sono un fallito, un arrappato uomo beta che se non fosse stato per la schiavitù ai piedi della mia regina sarei sprofondato in una depressione senza limiti, ride anche perché per lei sono nient'altro che ''un vecchio cagnolino leccapiedi che si trova a suo agio con catena, collare e frusta sotto il trono della giovanissima padrona, sua figlia'' (testuali parole sue, ed è quello che sono per gran parte della giornata: uno schifoso leccapiedi con tutto l'outfit dello schiavo perfetto). Comunque, per tornare allo smalto bianco, solo quando sono smaltati di questo colore chiamo i suoi piedini ''sorbetto al limone'', proprio per questa loro ''freschezza'' deliziosa. Voi che ne pensate? Perché sembra che ti rinfreschino dalla calura estiva, che ti facciano sbollire ansie ed angosce - tutti le abbiamo - anche le angosce e le paure di un uomo maturo, di 60 anni, quale io sono, preoccupato da questa relazione incestuosa, preoccupato per il futuro della mia principessa, che io venero come un sacerdote e per la quale sarei capace di tutto, anche di divorziare dal matrimonio felice con mia moglie, per essere il suo cane a tempo pieno. Le conseguenze non mi interessano. Ritirarmi prima dal lavoro, pensionandomi in anticipo, e passare la mia vecchiaia frustato, incatenato, sotto i piedi e dentro la topa di mia figlia, magari in una serena casa in campagna? Perché no?

Piccola parentesi. C'è da dire, per precisare riguardo a questo argomento dello smalto, che io credo molto alla cosiddetta ''psicologia dello smalto'', secondo la quale ad un certo tipo di colore corrisponde un atteggiamento o una volontà particolare. A questo crede anche mia figlia, e sfrutta questo pienamente, come mi ha spiegato. Ad esempio, per capirci, quando è incazzata e veramente malvagia si smalta le unghie di nero, anche se sono abbastanza rare, specie nel periodo estivo; se vuole essere dolce e sensuale, preferisce colori più tenui come il rosa, l'argentato o l'azzurro chiaro, o anche il bianco; il rosso ovviamente è il colore della passione e quando se lo mette è vero come sono un uomo con il cazzo che funziona che mi aspetta una scopata coi fiocchi (non che sia uscito mai deluso dalle trombate con la mia principessa, ovviamente); altri colori, come blu elettrico, viola, verde pastello, bordeaux ecc. sono più rari e li usa per variare, senza particolare significato (tra questi ultimi comunque preferisco il blu). Spero di aver reso l'idea e di cosa rappresentano per me, ma anche nelle intenzioni di Simo, i piedi smaltati di bianco. Di bianco in una TORRIDA MATTINATA DI LUGLIO. La scelta dello smalto non è dunque mai CASUALE con Simona, tanto è vero che quando spesso sono io stesso a farle la pedicure - immaginate quanto mi tremino le mani e quanto spinga l'uccello nelle mutande quando ho tale privilegio servile? - capisco subito il suo atteggiamento e il colore che seguirà. Se non lo capisco subito, e lei mi chiede spiegazioni, sono frustate e umiliazioni da parte della mistress 21enne.

Comunque, veniamo a quello che è successo qualche giorno fa, precisamente nel weekend, precisamente domenica. Abbiamo una bella casa sul lago di Como dove io e la mai famiglia passiamo le ferie estive. Domenica era una giornata BOLLENTE, di un caldo atroce...e sarebbe stata ancora più ''hot'' per quello che sarebbe accaduto. Intorno alle 13 mia moglie esce perché si deve incontrare con alcune amiche per andare a fare shopping. In casa ci siamo solo e mia figlia. Io sbrigo alcune faccende e la perdo di vista per una mezzoretta. Quando mi affaccio dal balcone che dà sul giardino e la piscina...una straordinaria visione. La mia principessa è sul bordo piscina, con uno splendido costumino rosa lampone che le mette in evidenza le tette sode e ancora adolescenziali, nonché ovviamente il triangolino che mi fa impazzire, lì tra le gambe...si sta spalmando la crema, ha gli occhiali da sole, la crema su tutto il corpo, tranquilla e rilassata, con movimenti dolci e sensuali, come se sapesse che IO - il suo sbavoso cane leccapiedi, il suo coglione schiavo sfonda-fica-della-figlia - la stavo guardando. E guardavo soprattutto una cosa, il mio sogno da sempre oltre alla sua fresca topa da cerbiattina: i suoi piedi da fata, i suoi piedi che lì, quella mattina, erano smaltati di un fresco BIANCO luminoso. Sembrava che anche il sole bollente volesse adorare i piedi della mia principessa e calava i suoi raggi sulla sua perfezione e sulla lucentezza delle sue unghie smaltate...il riflesso quasi mi arrivava come fiamma ardente di desiderio. Non potevo fare altro che guardarla, ammirato, geloso ed estasiato. Nei pantaloni da lavoro, che ancora portavo nonostante la giornata torrida, qualcosa si era già mosso non appena avevo visto il corpo perfetto, la carne densa e soprattutto i piedi della mia divina e crudele divinità...la polo cominciava davvero ad arrostirmi.

A quel punto lei si accorge (solo allora? non credo) che la sto fissando estasiato, probabilmente avrà pensato ''guardalo, quel vecchio coglione fallito, quanta VOGLIA ha di scendere e adorarmi i piedini ahahhaha'', e mi sorride, mi saluta con la manina e accavalla le gambe, muovendo le ditina dei piedi. Ovviamente mi stava provocando, ovviamente voleva che la raggiungessi. La trappola era scattata ma le modalità che avrebbe assunto sono del tutto particolari.