abitudini trasgressive TERZA PARTE

Arrivo a destinazione accaldato quasi a metà pomeriggio; mi apre R. nudo che precede l'abbraccio di mia moglie la quale invece indossa gli orecchini. Approfitto subito di una doccia risanatrice poi li raggiungo in soggiorno dove mi fanno trovare una caraffa di te freddo. “dai che è ancora presto, le giornate sono lunghe, facciamo in tempo a gustarci un giretto in barca” L'amico infatti possiede una pilotina che usa per andare a pescare così infiliamo due bottiglie di acqua e te nella borsa frigo e anche la signora si ricopre con un pareo quasi trasparente, comunque senza reggiseno ne mutandine, poi in dieci minuti a piedi siamo al porticciolo turistico. Prima ancora di doppiare la diga foranea mia moglie è nuda e ben presto entrambi la imitiamo. Tengo io la ruota del timone; il mare è calmo ma ovviamente non è uno stagno: qualche increspatura mi obbliga a fare attenzione perchè la barca non si metta di traverso; ballerebbe anche adesso. C. resta seduta i pochi minuti necessari ad abituarsi al dondolio prima di stendere un grande asciugamano da spiaggia sulla tolda. Lo spazio è limitato e la mia signora col suo 1,75 arriva ad appoggiare i piedi alla battagliola mentre le braccia sono stese indietro a toccare la piccola cabina. Il nostro amico la raggiunge trovando posto scomodo al suo fianco ma il desiderio di scorrere le mani su tutto il suo corpo, accentuato dal fatto che sono li a guardarlo, gli fa superare queste lievi difficoltà. La donna al solito apprezza il tocco garbato, i seni pieni godono come sempre le palpate intervallate da qualche bacio sui capezzoli e la figa già spalancata dalla posizione assunta è li apposta per farsi esplorare. “che bello sotto il sole” esclama sotto le attenzioni erotica di R. e mi viene il dubbio se si riferisca allo stare nuda oppure alla carezza fra le grandi labbra della figa. Naturalmente non è necessario che la mia signora gli prenda in mano il pene perchè questo diventi duro: lo vedo dritto e con la punta violacea dalla voglia fin dal mio posto nel pozzetto. Posizione ancora più scomoda per il maschietto: riesce ad accovacciarsi proprio in prua nella “V” costituita dalle gambe della femmina; incurante del sicuro mal di schiena si china a baciarla sul pube. Alla clitoride dedica lunghe succhiate con tutto il bottone fra le labbra, la fessura quanto è lunga viene gratificata di leccate intense. Con la bocca bagnata dal piacere di mia moglie sembra volerle affondare la lingua nella vagina. Lei rimane ferma nella posizione iniziale ma anche con gli occhiali da sole la sua espressione di soddisfazione a fare sesso qui e così diventa chiarissima. Finalmente le membra anchilosate richiedono tregua obbligando, si fa per dire, l'uomo a distendersi sul corpo della femmina. Adesso le bacia il collo e il viso, si uniscono in un bacio intenso ma anche il cazzo trova la strada e senza nessuna esitazione si infila per intero nel buco che lo aspettava. Cullati dal movimento del mare si abbandonano all'ennesimo amplesso; forse questa volta è la prima in tale situazione. Un paio di volte un altro natante passa abbastanza vicino perchè se gli occupanti vogliono possono ammirare la scena ma ciò non crea problemi a nessuno. Questa deve essere la terza o quarta volta che mia moglie chiava con lui nel fine settimana: entrambi mostrano di non essere animati dalla foia che anima il primo inserimento del cazzo nella vagina dopo un mese di astinenza fra loro perciò la scopata procede con calma, intensa ma lenta. L'uccello più volte si arresta metà dentro e metà fuori, altri attimi erotici lo vedono quasi uscire e fermarsi col solo glande nella figa, per scomparire fino alle palle dentro l'amante pare che lui segua il ritmo delle onde. Quando giunge il momento lei segue a ruote l'orgasmo del maschio. Stanno parecchio abbracciati anche ad amplesso concluso, incollati dall'abbondante messe di sborra. Si alzano assieme: lei ha tutta la figa e il pube cosparso di seme color avorio pallido, il tuffo non solo li rinfresca ma si lavano via a vicenda il prodotto della scopata. Sotto il sole ad asciugarsi ma è uno sbaglio almeno da parte della donna perchè col mio pene in mano appena mi si accosta le vengo sul ventre e il nuovo rivolo di sperma scende lungo la fessura fino a gocciolare giù: è necessario il secondo bagno veloce. Rientrando C. profitta della calma piatta, si issa sul tetto della cabina e posa in equilibrio con le braccia aperte e le gambe spalancate; nuda e bella in piena vista.