Un pomeriggio da ricordare

L'amico abituale viene a trovarci di nuovo; sentiamo il rumore della sua moto poi eccolo e lo salutiamo che ancora ha addosso la tuta e in mano il casco. La mia signora sale a mettersi il vestitino che ha preparato per l'occasione mentre lui si spoglia nudo e si da una breve rinfrescata, C. scende abbigliata con un abito nero, leggero e sfalsato sulle gambe dove da una parte scende quasi alla caviglia e dall'altra si ferma a metà coscia. Allacciato al collo le lascia la schiena nuda, senza reggiseno. R. si complimenta e le regala il primo abbraccio pudico poi arretra un paio di passi: “dai facci vedere quanto sei bella” Mia moglie ridacchiando solleva l'orlo a due mani scoprendosi fino all'ombelico; indossa un paio di slip egualmente nere, molto ridotte, non proprio un tanga ma quasi. Esclamazione ammirata e l'amico/amante si avvicina col pene già in tiro, la cinge alla vita, abbassa la parte superiore del completo scoprendole i seni che bacia subito sui capezzoli. La signora come sempre apprezza questo tipo di approccio e ancora più si mostra erotica quando l'uomo infila una mano sotto le mutandine esplorandole il pube e la fessura. Lei lo aiuta volentieri a sfilare il capo di lingerie e mi sorride complice intanto che il sottile e lungo cazzo di R preme di punta contro la clitoride. Avvolgendolo in mano la donna lo tiene in posizione contro il pube e piano piano lo fa passare fra le cosce lungo le grandi labbra. Il maschietto senza fiato solleva del tutto l'abito sopra la testa della signora lasciandola con i sandali dal tacco alto e per il resto completamente nuda: il successivo abbraccio completo di lungo bacio con la lingua in bocca si prolunga per quasi due minuti prima che si stendano assieme sul vicino divano. C. spalanca le gambe offrendo la figa e R. senza por tempo in mezzo la penetra cominciando a chiavarla con passione. Naturalmente nessuno dei due ha intenzione di arrivare subito all'orgasmo, sarebbe sprecare l'incontro così dopo un poco si staccano, La mia signora si stende su un fianco sul tappeto, l'amante dietro, i due corpi combaciano, lei alza una gamba nella posizione che da sempre le piace molto e il maschio le infila nuovamente l'uccello in vagina: non può scomparire del tutto dentro il ventre della signora ma comunque la cappella gioca completamente dentro la figa. Io arrapato ed emozionato come ogni volta che vedo mia moglie nuda chiavare e farsi chiavare da un altro mi dedico alla fotografia. R. lo tira fuori anche questa volta, cambia posizione con la femmina sdraiata supina e le titilla i seni con la punta del pene, lei lo prende fra due dita, se lo porta alla bocca e lo ingoia fin che le riesce. Vedo le guance della mia signora incavarsi nella succhiata che alterna a una serie di leccate al buchino in punta. L'uomo la cavalca facendosi avvolgere il cazzo nel solco fra le tette poi viene spinto via e C. si rialza: “vato a mettermi una cosa che ti piacerà” Un minuto, forse due ed eccola rientrare con un copri-nulla trasparente. Si può ammirare bene il nude-look dei seni ma ciò che attira l'attenzione è che l'orlo inferiore non copre la figa. “sdraiati” ordina all'amante che obbedisce ed è lei adesso a cavalcarlo sul viso facendosi baciare e leccate le grandi labbra e la clitoride. R. all'altezza del buchino infila più che può la lingua; contemporaneamente le preme i seni sotto il velo che non la copre. Mia moglie si sfila quel pagliaccetto che ha raggiunto lo scopo di renderla ancora più desiderabile e scorre il corpo indietro lungo il torace e il ventre dell'amico: non deve aiutarsi con la mano perchè il cazzo scivoli in lei un'altra volta. Posando da dominatrice lo scopa con movimenti ritmici che lui asseconda ma poco più avanti viene dolcemente rovesciata ancora di schiena e stretta nella posizione classica del missionario. Stretti stretti nell'amplesso l'uomo arriva a metterle le mani sotto il culo: ad ogni sussulto il suo uccello lascia solo le palle fuori dalla vagina. Sborra copioso come al solito mentre mia moglie ansima di piacere liberatorio. Si separano e la signora viene velocemente a sedere sul mio pene: mi ero seduto apposta per accoglierla, ancora una volta assaporo il brivido di entrare in lei navigando nello sperma di un altro. E' la volta di R. scattare immagini del seme che cola da lei sui miei coglioni e poi sul tappeto. Vengo molto rapidamente, sono troppo infoiato per trattenermi, sento le labbra della figa stringersi attorno a me tentando di trattenere il liquido color avorio. Eccola adesso in piedi, lunghe gambe aperte, figa in mostra tenuta spalancata con le dita che cola rivoletti e poi dense gocce: sa bene che ci piace guardarla così e piace anche a lei. Il sospiro di appagamento è condito da una bella frase ad effetto: “ora ci vorrebbe il terzo!”