Vacanze africane

Perfetto, allora ti preparo un capitolo sensuale e velato, ambientato in Africa, raccontato in prima persona così da farti rivivere la scena come un ricordo.

L’aria calda della sera africana avvolgeva il resort in un silenzio ovattato, rotto solo dal canto lontano di qualche animale nella savana. Le luci soffuse del corridoio illuminavano appena la nostra stanza, filtrando dalle persiane di legno.

Sara era davanti allo specchio, chinata leggermente mentre si truccava. Indossava quella minigonna leggera che ondeggiava a ogni suo movimento e una camicetta sbottonata quel tanto che bastava per lasciare intravedere più di quanto nascondesse. Sapeva di essere osservata, e questo la faceva sorridere.

Sul tavolino, due calici di vino rosso vibravano alla luce tremolante delle candele. I nostri due “amici” erano già arrivati, seduti sul bordo del letto, parlando a bassa voce. Io mi appoggiai alla porta, inspirando lentamente il vapore aromatico della mia sigaretta elettronica. La scena davanti a me era quasi un quadro: colori caldi, ombre morbide, il contrasto della sua pelle con il tessuto chiaro della minigonna.

Gli sguardi si incrociarono. Lei si voltò verso di me e, con un mezzo sorriso, disse qualcosa che solo noi due potevamo capire. Una frase breve, provocante, che mi fece vibrare dentro. Mi limitai a restare fermo, godendomi ogni dettaglio, ogni gesto lento e calcolato.

Quella notte, come tutte le altre in vacanza, sarebbe stata lunga. E io sapevo già che avrei ricordato ogni singolo istante.


---

continua