Simona e il suo Black 30cm

Un anno fa mia moglie era rientrata a casa dall'ufficio prima del previsto, con uno scatolone di cartone fra le mani e con in cima la pianta che teneva sulla scrivania. Era pallida, e senza che dicesse niente, già immaginavo cosa era successo. "Non pensavo che mi avrebbero lasciata andare. Proprio me fra tutti. Hanno detto che il vertice della società era troppo carico di alti dirigenti." Si mise a piangere per un po' e le dissi di calmarsi. Aveva una laurea, la casa era già stata pagata, in più c'era il pacchetto della liquidazione, molto generoso, anche se, a causa della clausola di non-concorrenza, per un anno non avrebbe potuto lavorare nel suo settore per una società concorrente. Le dissi che ne saremmo usciti bene.

Dopo un mese aveva cominciato ad annoiarsi. Aveva provato a cercare un lavoro, ma era sovra-qualificata per questa o quell'altra mansione, ed i posti che avrebbe potuto ottenere non poteva averli a causa della clausola di non-concorrenza. Alla fine aveva deciso di andare a lavorare, fra tutte le opportunità disponibili, in un negozio che faceva parte di una catena di caffè. Disse che sarebbe stato piacevole prendersi una pausa da tutta la pressione che regna nell'industria finanziaria. Tutto andò bene per un certo periodo, fino a che non cominciai a notare alcuni cambiamenti.

Dal momento che non aveva più il vantaggio di poter utilizzare la palestra nello stesso edificio in cui prima lavorava, aveva messo su qualche chilo di troppo, anche, e soprattutto, a causa dei dolci che si mangiava al lavoro, e che finivano tutti nel sedere. Il suo culetto, una volta stretto e scolpito dall'aerobica, era adesso bello rotondo e dolcemente morbido, e anche il reggiseno, con mio grande piacere, era aumentato di una o due misure.

Perfino i suoi gusti musicali erano cambiati, a lei di solito piaceva la musica leggera del tipo di quella trasmessa in FM, ma adesso era il rap a prevalere nel suo lettore e negli stereo precompilati della vettura. Cercai di giustificare il tutto come un aggiustamento di abitudini, incluso il restare al lavoro fino a tardi con le altre ragazze, o uscire con loro dopo il lavoro. E per un po' le cose erano andate avanti in maniera tranquilla, fino a che non cominciai ad avere dei sospetti.

C'erano stati anche altri cambiamenti, si era messa quegli enormi orecchini a forma di batacchio, e si era fatta tatuare sul braccio il suo nome con dei caratteri bizzarri. Mi aveva detto che tutte le donne al lavoro li avevano e che potevo stare tranquillo. Fino a una certa sera in cui mi disse che aveva dovuto lavorare fino a tardi perché una delle sue colleghe, Sharon, non si era presentata; il che mi stava bene, solo che alcuni giorni dopo mi aveva raccontato una storia che coinvolgeva Sharon ed un cliente che si era arrabbiato, e la cosa era successa lo stesso giorno in cui Sharon non avrebbe dovuto essere al lavoro. Mi era venuta la tentazione di dirle qualcosa, ma non lo feci, forse si era sbagliata sulla data, d'altra parte se stava facendo qualcosa di strano non volevo metterla in guardia parlandole di quella svista.