Gay e basta!

Mi chiamo Valerio, ho 23 anni, sono di media statura, occhi chiari, capelli scuri, un bel fisico, che, da sempre, ha attratto le ragazze. Ho sempre avuto un bel rapporto con le donne, anche se, sessualmente parlando, fino a qualche tempo fa, non avevo ancora ben capito quale era la mia esatta inclinazione sessuale. Mi sentivo incerto, insicuro anche se, ho sempre fatto bella figura con le ragazze, perché, a sentirle eccitate tra le mani, mi piaceva molto; inoltre possiedo anche un bel membro lungo e grosso, che è stato sempre gradito dalle varie puttanelle che se lo son goduto, infilandoselo in gola. Stranamente durante queste mie sperimentazioni, mi eccitavo molto, ma, nello stesso tempo, mi capitava di chiudere gli occhi e di immaginare che, al posto della puttanella di turno, ci fosse qualcuno dei miei amici, con cui pratico la pallanuoto. Questo sport ci porta spesso ad avere contatti ravvicinati e, più di una volta, dopo una partita, mi sentivo eccitato e, prima di fare la doccia, dovevo andare in bagno a farmi una sega. Questa mia confusione mentale è durata per diverso tempo. Era la curiosità a spingermi a voler sperimentare anche quest'aspetto della sessualità, che mi era alquanto sconosciuto, ma, nello stesso tempo, mi affascinava. Nella mia mente erano frequenti le domande che si affollavano, durante i momenti di intimità che avevo con le mie amiche e, una delle più ricorrenti, era quella di capire cosa si poteva provare quando si tiene un bel membro in bocca o te lo piantano tutto nel culo. Ne ho scopati tanti di culetti femminili e, oltre a ricavarne una bella soddisfazione, di fatto hanno aumentato ancor di più la mia curiosità per quella pratica. Quali erano le sensazioni che stava provando la femmina che penetrata dal mio membro? Quale piacere provava nel sentire il mio membro duro in bocca? Qualche volta avevo baciato la puttanella di turno, dopo averle sborrato in bocca ed avevo assaggiato il sapore della mia sborra, ma, spesso, tutto questo aveva solo suscitato molto stupore nella ragazza che non si aspettava certo di potermi baciare dopo aver fatto un pompino. Più crescevo, più passavano gli anni, e più queste domande diventavano sempre più frequenti; sempre più mi soffermavo a guardare i corpi maschili e sempre più sentivo il bisogno di conoscere le sensazioni che potevano donare. Per un po', ho anche pensato di aver tendenze bisex e questo, già in qualche modo, era un buon compromesso L'unico problema però era che, pur avendo sperimentato la mia parte etero di me, non avevo ancora sperimentato quella bisex. Era una continua incertezza che cominciava a pesarmi e, casualmente, la cosa si è risolta in una maniera quasi inaspettata. Ero alla fine del primo anno di università, facoltà di ingegneria, quando ho conosciuto Fabio, un ragazzo mio coetaneo, timido, un po' schivo ed alquanto taciturno. Era venuto a vivere nell'appartamento dove già avevo la mia residenza ed aveva preso il posto del mio precedente coinquilino; subito tra noi due si è instaurato un buon feeling, ed era evidente che entrambi non avevamo ben chiaro quali fossero i nostri orientamenti sessuali. Dopo un po' che ci frequentavamo, avevo scoperto che anche lui aveva i miei stessi dubbi e, tra l'altro, aveva anche fatto molte meno esperienze rispetto a me in campo etero, mentre, al contrario, aveva già avuto la sua prima esperienza con un tizio maturo, che gli aveva insegnato a far pompini. Naturalmente, dato il suo carattere chiuso, c'era voluto parecchio per riuscire a fargli raccontare questa esperienza, però, alla fine, mi accorsi che era felice di essersi confidato con me. La sera dopo che mi aveva fatto questa confidenza, avevamo dormito insieme e lui, per la prima volta, mi aveva baciato in bocca, facendomi subito apprezzare quel tipo di rapporto. Era stata una cosa alquanto imprevista, che, per un attimo, mi aveva sorpreso, ma, subito dopo, avevo reagito aprendo la bocca e le nostre lingue si erano toccate, intrecciando un bel gioco insieme. Eravamo distesi sul mio letto, entrambi indossavamo solo dei pantaloncini e subito le sue mani erano andate a posarsi sul mio pacco. Me lo aveva accarezzato da sopra la stoffa, poi le sue mani erano salite più in alto e mi avevano accarezzato il torace; le sue dita erano venute a titillare i miei capezzoli, facendomi provare subito una bellissima sensazione. La sua bocca si era staccata dalla mia, mi aveva baciato sulla guancia e sul collo; poi, aveva preso a scendere giù, in basso e la sua lingua era venuta a leccare i miei capezzoli; poi me li aveva stretti tra le labbra e li aveva succhiati, facendomi veramente provare molto piacere. Era una sensazione completamente nuova. Altre volte le ragazze mi avevano fatto lo stesso trattamento, ma, in questo caso, sentivo sensazioni e provavo un piacere completamente diverso. Dopo essersi soffermato un po' sui miei capezzoli, ha sollevato lo sguardo e mi ha sorpreso: si è sdraiato di lato ed ho capito che voleva lo stesso trattamento, cosa che ho fatto immediatamente. Anch'io ho preso a baciarlo sul collo e poi a scendere giù e, quando sono arrivato sui suoi capezzoli, lui ha preso a gemere di piacere.
«mhmm… Sì, continua, che mi piace!»
Mi ha messo una mano sul capo ed è stato quasi come se volesse farmi muovere la bocca intorno ai suoi capezzoli; poi mi ha spinto a scendere verso il basso, nonostante fossi emozionato e insicuro, ho continuato e, quando sono arrivato all'elastico dei suoi pantaloncini, con entrambe le mani li ho tirati giù, oltre le ginocchia, e lui li ha praticamente scalciati via. Mi son trovato un gran bel cazzo davanti, molto simile al mio e l'ho guardato senza sapere cosa fare. Ho sollevato lo sguardo verso di lui che mi ha sorriso e mi ha detto di fidarmi del mio istinto; così l’ho preso in mano e lo stretto un po'; poi, ho cominciato a segarlo lentamente. Ancora oltre, con la lingua ho preso a leccarlo e la cosa mi è piaciuta molto. Lui mi ha consigliato di coprirlo di saliva, per farlo scivolare meglio nella bocca, cosa che ho fatto e, quando era ben ricoperto e lucido, ho iniziato a spingerlo lentamente in bocca. Ho avvertito subito dei conati di vomito e lui mi ha consigliato di tenere il membro in gola per un po', poi tirarlo fuori e ripetere ancora l'operazione, finché non mi sarei abituato a quella intrusione. Ho seguito il suo consiglio e, poco dopo, riuscivo quasi a prenderlo tutto in gola, senza nessun problema. Ho iniziato a spompinarlo con gusto, accarezzandogli le palle e lui gemeva.
«uuhmhmm…Bravissimo! Mi stai facendo proprio un bel bocchino! Sei sicuro che, ...mhmm… Continua, che mi piace molto!»
Ho preso a pompare forte, facendo un bel rumore di risucchio e lui, ogni tanto, muoveva il bacino su e giù e me lo spingeva tutto in gola. Mi ha fatto divertire per diversi minuti, poi si è rigirato e mi ha sfilato i pantaloncini; quando ha visto il mio membro è rimasto piacevolmente colpito.
«Caspita che bel cazzone che hai!»

Me lo ha leccato e succhiato per un po'. Ho sentito una sensazione bellissima, la stessa che stavo provando io allorché tenevo il suo in bocca e, insieme, abbiamo preso ad oscillare avanti e indietro, scopandoci la bocca l'un l'altro. Era una sensazione bellissima. Lui si è scatenato ed ha preso a succhiarmi sempre più forte, muovendo entrambe le mani per aumentare il piacere, che mi stava dando e, d'un tratto mi son tolto il suo cazzo dalla bocca ed ho urlato che stavo godendo.
«Fabio, sto sborrando! Cazzo, mi fai godere!»
Non si è sottratto, ha solo stretto di più la bocca intorno al membro ed ha cominciato a ricevere le mie bordate di sborra; l’ha ingoiata tutta. Sono rimasto disteso, mi sentivo svuotato come non mi era mai successo con nessuna ragazza. Era stato il più bel pompino che avessi mai ricevuto. Ho sollevato la testa ed ho visto che lui mi guardava, mentre continuava a leccarsi le labbra; allora ho fatto per restituirgli il piacere, ma lui mi ha fatto un'altra proposta.
«Ti piacerebbe sentirlo nel culo? Io non l'ho mai fatto, però… mi piacerebbe molto provare!»
Non sono stato a riflettere neanche un secondo, mi son messo a pecora davanti a lui, che si è inginocchiato dietro di me e poi ha cominciato a dedicarsi al mio buchetto; ho sentito che indugiava con la lingua, sopra le mie grinze e spingeva con un dito la saliva dentro. In un primo momento ho sussultato, poi, lentamente, mi son abituato e, quando lui ha capito che il mio buchetto palpitava ed era ben lubrificato, si è messo in ginocchio ed ho sentito la sua cappella, che mi scivolava dentro. Ha preso a spingere un po' lentamente e, all'inizio, sentivo un po' di dolore, ma lui restava fermo e poi ricominciava a muoversi avanti e indietro.
«Fabio, fa piano! Sento che mi piace, ma fa piano.»
Si è mosso molto lentamente e con estrema delicatezza, ma sempre continuando a fare avanti e indietro, fin quando, con una spinta più decisa, il suo corpo è venuto a contatto con il mio.
«Oh sì, lo sento tutto dentro! Resta un momento fermo! Mi sento pieno!»
Fabio è rimasto immobile e poi, lentamente, ha cominciato a muoversi avanti e indietro, e sempre più velocemente mi ha pompato il culo, facendomi veramente godere.

«mhmm… Che sensazione incredibile! È bellissimo sentirsi sfondare così! Dai, Fabio, più forte! Scopami più forte!»
Mi ha scopato forte, con movimenti rapidi e colpi durissimi e, d'un tratto, è rimasto immobile, piantato dentro di me e un'ondata di calore ha riempito il mio intestino.
«Valerio! Valerio, sto sborrando! Che meraviglia! Bellissimo! »
Ero eccitato in una maniera pazzesca! Avevo il cazzo duro e, quando lui si è sfilato da me, ho sentito la sua sbroda che mi colava giù da dietro e son corso in bagno. Quella sera abbiamo dormito insieme. All'alba mi ha svegliato, tenendo il mio membro in bocca e, quando i nostri occhi si sono incrociati, lui, senza dire nulla, si è posizionato davanti a me e così mi son abbassato, ho preso ad ammorbidire il suo bocciolo ed a lubrificarlo con la saliva. L'ho preparato bene per una decina di minuti, poi lui stesso mi ha chiesto di penetrarlo lentamente. Ho fatto la stessa cosa che aveva fatto lui, la sera prima con me e, con delicatezza, son riuscito a spingere il mio grosso membro tutto dentro di lui. All'inizio ha sofferto un po', ma ha sempre voluto che io continuassi, fino a quando il mio membro non è sparito tutto dentro il suo buchetto. Mi son mosso poi, prima lentamente, poi sempre più forte, fino a farlo urlare di piacere. Ha goduto così tanto che è avvenuto senza toccarsi. Quando son venuto, anche per me è stata una sensazione bellissima: mi è piaciuto riempirlo con il mio piacere; quando l'ho tirato fuori, lui prima mi ha baciato in bocca, poi ha preso il mio membro e l'ha succhiato; da quella volta, per tutta la durata del periodo in cui siamo stati insieme all'Università, abbiamo preso a godere ripetutamente insieme. A volte io possedevo lui, altre volte era lui a sfondare il culo a me. Erano sempre sensazioni bellissime e, finiti gli studi, abbiamo deciso di vivere insieme; oggi siamo felicemente sposati e a volte aggiungiamo qualche elemento nel nostro gioco di coppia, specie se è qualche bel maschio dotato, che ci apre e ci riempie i culetti. Finalmente avevo deciso: sono un gay e basta!

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