la santarella

Mi era sempre sembrato impossibile che lei potesse tradirmi, perchè molto introversa e insicura.

Malgrado fosse una bella ragazza, bionda occhi celesti una 4 di seno altezza normale gambe tornite ma belle e un gran culo, pur ricevendo spesso apprezzamenti e ammiccamenti, lei non si vedeva cosi affascinante.

Stavamo ormai insieme da 6 anni e avevamo un appartamento in periferia e lei era sempre la semplice dolce ragazza.

Accadde che l'ufficio la trasferi a circa 20 km dalla nostra residenza e lei malgrado avesse la patente, preferiva non guidare, tanto che i primi tempi andava con il treno, ma con orari quasi impossibili.

Poi nel nuovo ufficio conobbe una collega che abitava vicino a noi che si oddri di darle un passaggio insieme ad un altro collega.

Mi chiese cosa ne pensavo e io gli dissi che era una soluzione ottima, e accettò.

Piano piano con la collega e il collega nacque una bellaamicizia e vedevo in lei finalmente una apertura che la faceva più dolce e gioiosa, inoltre aveva cominciato a curare un po di più il suo abbigliamento, accentuando e valorizzando la sua fisicità.

Poi la collega venne trasferita e lei iniziò a viaggiare con il collega, il quale era attratto da lei.

anche lei lo era ma non era nella sua natura e nel suo cuore il tradimento.

Lentamente giorno dopo giorno, i complimenti e le carinerie di lui si fecero sempre più insistenti e malgrado le piacevano e la facevano sentire importante , lei cercava di non dare speranze.

Poi un giorno in occasione della visita del nuovo direttore generale, decise di indossare un abbigliamento che esaltava la sua fisicità, una gonna poco sopre il ginocchio che lasciava intravedere le sue belle gambe e che esaltava il suo lato B, una camicetta bianca sottile che metteva in risalto i suoi bei seni, in fondo era una ragazza di 28 anni.

Quando salì in macchina il collega rimase a bocca aperta e gli fece tanti complementi tanto da farla arrossire.

durante la giornata in ufficio ricevette complimenti da colleghi e colleghe, nonche dal direttore generale.

Dentro si sentiva emozionata ed esaltata

La sera tornando a casa in macchina il collega continuava a decantare quanto fose bella ed affascinante e lei dentro si sentiva sempre più adulata e desiderata come non mai, poi sentì la mano di lui sfiorarle la coscia.

Lei ebbe una naturale reazione e delicatamente allontanò la mano dalla coscia pur sorridendo, ma lui ritornò alla carica e mentre poggiava nuovamente la mano sulla coscia iniziò a decantarne la bellezza, lei provò a spostare nuovamente la mano, ma non con la stessa decisione di prima, e lui iniziò a muovere la mano su e giù sopra la coscia

Lei lasciò fare, mentre un calore forte saliva in lei e si sentiva sempre più eccitata, lui capì e con la mano lentamente salì e imizò a carezzare l'interno coscia sfiorando le mutandine che lei sentiva essere bagnate.

Inconsapevolmente aveva allargato le gambe e lui, pur guidando, riuscì ad arrivare alla sua figa e scostando la mutandina, iniziò lentamente a carezzarla e con il dito a stimolarla, lei ormai si era lasciata andare scivolando un po più in giù nel sedile, iniziando a muovere il bacino in modo ritmico mentre una sensazione di piacere aumentava in lei sempre più.

Si mordicchiava il labbro cercando di soffocare i mugolii e il respiro sempre più affannoso, senza rendersi conto che lui aveva fermato la macchina in un posto appartato lontano da occhi indiscreti, tanto che senti lamano di lui tirarla a se fino alla sua bocca iniziando a baciarla, dolcemente, mentre continuava a masturbarla.

Lei era sempre più eccitata, lui delicatamente le sfilò lo slip e gli slacciò la camicetta riuscendo con le labbra a raggiungere i suoi capezzoli, turgidi come non mai, succhiandoli e mordicchiandoli, e in lei si scatenò un desiderio sconosciuto, lo voleva lo voleva dentro di lei ed ebbe il coraggio di sussurlarlo.

Lui si slacciò i pantaloni, li calò e fece salire lei sopra e con delicatezza la penetrò.

Lei sentì quel pene, grande e durissimo entrare in lei, iniziando a muoversi su e giù con moderazione, mentre sentiva il dito di lui giocare con il suo buchino dietro, entrando e uscendo, le piaceva e tutto ciò faceva aumentare la sua eccitazione.

Lui stringeva i suoi bei seni, li leccava li mordeva li succhiava, lei era sempre più in estasi, il dito nel buchino dietro aumentava il suo piacere e lei non riusciva più a resistere tanto che sentì il piacere arrivare al cervello e una vampata di calore la fece vibrare, urlare tremare, si sentiva bagnata, ansimante, lentamente rallentò fino a fermarsi, sentendo dentro di lei il membro di lui, ancora duro e possente.

Prese l'iniziativa si sollevo da lui e con la bocca accolse il pene dentro di lei, quel pene era bello grande duro vibrante, lei lo succhiava leccava carezzava.

Poi mentre con la lingua giocava lungo il frenulo, con la mano andava su e giù lungo quella verga.

Lui iniziò a muovere i reni su e giù, lei sentiva quel pene diventare sempre più gonfio e tremante, quando capì che stava per venire, lo fece entrare nella bocca, proprio mentre un caldo e potente getto gli arrivò fin in gola.

Lo voleva tutto quel seme, ma lui aveva una eiaculazione mostruosa, tanto che tirandolo fuori dalla bocca venne investita in viso da almeno altri due getti, lui gemeva per il piacere, ma anche lei provò una strana ma dolce sensazione di piacere, se lo rimise in bocca continuando a succhiarlo, leccarlo, baciarlo fino a che non fu completamente rilassato.

Rimasero qualche minuto cosi, poi con un pò di imbarazzo lei iniziò a ricomporsi, cercando di cancellare ogni segno

Ripartirono e fu lui arompere l'imbarazzo, dicendole che era veramente bella e passionale, lei sorrise e gli diete un bacio sulla guancia.

Arrivati al solito posto vicino casa, lei gli disse che benchè gli fosse piaciuto immensamente, non voleva nessuna storia e che l'indomani sarebbe tornata a viaggiare in proprio, lui provò a insistere ma alla fine capì e sorridendo la salutò.

Entrando in casa venne da me, teneramente mi diede un bacino e mi disse Amore, iniziando a raccontare come quella giornata era stata per lei esaltante e ricca di complimenti, arrivando a farmi una carezza e a ringraziarmi per tutte le volte che òa avevo spinta a credere in se.

Quella sera facemmo l'amore e lei fu una bomba del piacere, venne come non mai e da allora il sesso fu ogni volta sempre più bello, come lei.

Questo axxadde 30 anni fa e lei pur celandolo nel suo intimo ha deciso di liberarsi del peso per chiedere perdono, ma io glio ho detto che nessun perdono serviva ma solo lo stesso amore di sempre